con Laura Stefenelli
Come insegna il capostipite della scuola di meditazione di Asia, Franco Bertossa: «la pratica che qui si insegna ha lo scopo di accendere una improvvisa mostrazione cui non si perviene con la ragione. Si tratta di un repentino svelamento con accesso ad una verità altra. Da questo evento e per approfondirlo, nasce la pratica di meditazione. Sappiamo che da sempre l’Oriente ha consapevolezza della centralità di tale Risveglio e su esso ha fondato le sue visioni del mondo mentre l’Occidente, nel quale ci ritroviamo a vivere, è monco in tal senso».
Ma le sue antiche “vie di conoscenza” sorte nei secoli, quali Filosofia, Arte, Letteratura, Musica, possono indicarci come inoltrarci e permanere in lecita relazione con l’abisso del nostro stesso esistere? Noi crediamo di sì.
Meditazione e Arte è un percorso per interrogarci a partire dal nostro sguardo affacciato sull’arte fino al nostro sguardo affacciato su se stesso. È un percorso proteso fino alle propaggini dello sguardo che sembra perdersi nell’opera d’arte che ci sta di fronte. È un “sembra” inesauribilmente affascinante, questo essere di fronte a.
Esploreremo, attraverso la pratica, il luogo dell’affacciamento sul mondo dialogando con le espressioni artistiche manifestatesi agli albori dell’arte moderna fino alla contemporaneità, a partire da quelle avanguardie che già sembravano indicare una nuova direzione in cui guardare: non solo là davanti, ma proprio qui. Per sfociare poi nel mostrare l’esistenza in tutte le sue forme. Dai Romantici alla grande stagione dei Macchiaioli, per proseguire attraverso l’irrompere della domanda di senso del ‘900, come è stata presagita dagli artisti della luce, dagli Espressionisti e dalle frange estreme. I grandi Metafisici, i Surrealisti, gli Astrattisti, anche oltre oceano, e il passaggio, in pittura, dalla forma alla sua assenza.
Quali esperienze decisive e di risveglio hanno vissuto alcune tra le personalità più influenti del mondo dell’arte, quali parole le accompagnano e quali opere segnano tali passaggi?
Quali domande li abitavano, che risuonano ancora in noi oggi, rispetto al nudo fatto del ritrovarsi a esistere?
Quali “voci” significative si sono sollevate, dando vita alla grande Arte, e ancora si possono levare in noi? Come certi grandi geni – e servi – dell’arte hanno tentato di rimanere in ascolto di queste “voci” e come possiamo lecitamente metterci in rapporto con il nostro stesso esserci?
In fondo, a questi artisti che si sono consacrati con la loro ricerca fino talvolta a consumarsi in essa, tutti noi dobbiamo qualcosa.
Le lezioni si svolgono in presenza, venerdì alle 18.15 e online, accompagnate da una prima parte, dialogata, che prevede la proiezione in grande formato delle opere (condivise anche tramite pdf). Seguirà una breve preparazione alla posizione seduta e una sessione di meditazione. Il corso è aperto a tutti, purché si inizi o si stia già seguendo un corso di meditazione e yoga della Scuola di Meditazione di ASIA.