I capi–scuola di ASIA, tutti allievi diretti di Gérard Blitz, sono Franco Bertossa, Beatrice Benefenati e Filmé Cosma.
Questi hanno formato, secondo diversi percorsi di insegnamento, numerosi allievi che a loro volta insegnano all’interno o all’esterno dell’Associazione.
Il fondatore di ASIA: Franco Bertossa
Nato in Istria nel 1954, inizia la pratica dello Yoga e delle arti marziali nei primi anni ‘70. La sua ricerca lo porta a visitare luoghi e a conoscere personaggi importanti per la sua formazione. Dopo la parentesi universitaria, nel 1979 parte per il primo di una serie di viaggi a Monte Athos, in Grecia, la penisola sacra della tradizione cristiano–ortodossa, abitata da monaci ed eremiti. Essendo di madrelingua slava, ha la possibilità di comunicare con vecchi anacoreti serbi, bulgari, russi e rumeni.
Tra il 1980 e il 1983 viaggia attraverso l’India e l’Himalaya con la sua compagna di vita e di ricerca Beatrice Benfenati, oggi madre dei loro tre figli, visitando i luoghi e i personaggi della tradizione spirituale.
Hanno modo di vedere e di ascoltare Shri Krishnamurti a Madras, Swami Chidananda a Rishikesh, Mata Krishnabai presso l’Anandashram in Kerala, Osho Rajneesh a Poona, Shri Narahari Nath a Katmandu, Padre Bede Griffith a Shantivanam e, a Tiruvannamalai, nel sud India, alcuni degli ultimi discepoli viventi di Ramana Maharshi, alla cui figura Franco e Beatrice si sentono profondamente legati.
Per dieci anni saranno tra gli allievi più stretti di Gérard Blitz, Maestro zen e Yoga. Franco Bertossa si interessa allo zen, praticandolo con diversi maestri e conoscendo personalmente il conte Karlfried von Dürckheim, pioniere dello Zen in Europa. Pratica il judo dal 1972 all’80 e successivamente il Ki–Aikido che introduce in Bologna, insegnando e organizzando incontri e corsi con importanti maestri.
ASIA nasce attorno al nucleo dei suoi allievi più stretti, gruppo che inizia a formarsi fin dai primi anni ‘80.Dal ‘95 si impegna nella promozione di un confronto esperienziale, oltre che concettuale, tra i pensieri filosofico e scientifico occidentali relativi alla coscienza e i modi della conoscenza interiore orientali. Nell’ambito dell’Associazione fonda e dirige il Centro Studi ASIA, luogo di tale confronto, che accoglie importanti ospiti orientali e occidentali aperti al dialogo.
Nel ‘95 ha anche ideato le Vacances de l’Esprit, iniziativa originale di divulgazione scientifica e filosofica di alto profilo che vede la collaborazione di alcuni dei più eminenti protagonisti della cultura italiana e internazionale.
Consapevole dei nefasti effetti del nichilismo sui giovani, dal 2002, con la dott.ssa Ritte, madrelingua tedesca, è impegnato nella traduzione di testi di Heidegger, convinto che il filosofo tedesco ci fornisca quel pensiero capace di illuminare secondo i modi dell’Occidente l’esperienzialità del buddhismo, che sostiene essere la porta di superamento del nichilismo.
Beatrice Benfenati
Nata a Bologna nel 1955, ha cominciato a praticare lo Yoga nel 1976. È stata per dieci anni allieva di Gérard Blitz che, fra i primi maestri di Yoga in Occidente e adepto laico buddhista zen, ha operato, nel suo insegnamento, una sintesi essenziale tra le due tradizioni. Beatrice ha trascorso prolungati periodi in India presso il Ramanashram di Tiruvannamalai, a Shantivanam con padre Bede Griffith e all’Anandashram di Ramdas.
Insegna Yoga dal 1979 ed è stata tra le prime in Italia, fin dal 1980, ad insegnarlo finalizzato alla gravidanza e al dopo parto. Ha partecipato a numerosi seminari tenuti da Frédérick Leboyer (avanguardia del parto non violento e naturale), approfondendo il canto carnatico in una forma particolarmente adatta alla maternità. Ha ospitato Leboyer per vari seminari in Bologna, presso la sede di ASIA. Conosce e segue l’insegnamento di Michel Odent, per il quale ha organizzato una conferenza a Bologna nel 1992. In collaborazione con l’Associazione “Il Nido” e il Comune di Bologna ha organizzato un convegno sul tema “Maternità oggi e domani”. Ha, inoltre, una lunga esperienza di insegnamento di Yoga per bambini. Lei stessa ha tre figli, i primi due nati in casa e la terza nel centro Yoga in cui operava.
Fondatrice della “Scuola di Yoga in gravidanza di ASIA”, tiene corsi di Yoga pre e postnatale a Bologna presso l’Associazione ASIA, di cui è co–fondatrice. Alcuni dei nati secondo i principi da lei insegnati, sono oramai allievi dei corsi Yoga e Aikido di ASIA. Conduce da molti anni corsi triennali di formazione per insegnanti di Yoga.
Filmé Cosma
Ha cominciato a praticare lo yoga negli anni ’60 in Svizzera, quando in Italia c’erano ancora pochissime scuole. Jesudian, maestro indiano, è stato il suo primo insegnante a Zurigo. Ha praticato con Van Lysebeth in Belgio, in Svizzera e in Spagna, diplomandosi infine alla sua scuola. Ha soggiornato a Lonavla (India), presso il Kaivalyadama, istituto per lo studio e l’insegnamento dello yoga, conosciuto per la sua attività didattica e di ricerca.
Nei dintorni di Lonavla ha conosciuto un asceta, Swami Dhircambaji, che viveva in una grotta, dal quale ha assorbito insegnamenti profondi e antichi. A Delhi, con Dhirendra Brahmachari (guru di Indira Gandhi), ha studiato e praticato Kriya e Sat Karma (tecniche di pulizia per il corpo e per la mente). A Pondicherry ha lavorato con Ambu, guru indu, con cui ha perfezionato le tecniche apprese fino a quel momento. Ha appreso lo yoga egiziano con Babacar Khane in Svizzera. Ha praticato con Nil Hahoutoff maestro di yoga russo residente in Francia, e con B. K. S. Iyengar in Inghilterra.
Ha partecipato alla fondazione della Federazione Italiana Yoga. Fondamentale per Filmé è stata l’esperienza derivata dall’incontro con Mere a Pondicherry.
Nel 1970 ha conosciuto Gérard Blitz a Zinal Svizzera e da allora non ha più cercato altri maestri né insegnanti, ha seguito Gérard fino alla morte di lui avvenuta nel 1990. Gérard Blitz è riuscito a dare un senso compiuto alla vastissima esperienza di Filmé e, come lei stessa affermava, è stato colui che le ha fatto sperimentare come il vero maestro sia dentro ognuno di noi.
Filmé ha insegnato dal 1969: “in verità non so perché e cosa ha fatto si che la mia vita prendesse proprio questo corso, il fatto è che fin da bambina ho sentito un irresistibile richiamo per lo yoga e la ricerca interiore. Ognuno di noi è come una goccia in mezzo al mare, se “deve” arrivare a riva ci arriverà, se “non deve” arrivare, per quanti sforzi faccia, non arriverà.
Il perché di tutto ciò, in realtà, non lo so…”