dal 23 al 26 aprile 2009 a San Vincenzo (LI)
Un seminario di sei lezioni tenute dal famoso psichiatra sul tema del dolore e della sua comprensione.
“La fragilità è costitutiva dell’uomo e della sua condizione esistenziale … è all’origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire come aiutare ed essere aiutati” (V. Andreoli)
In un’epoca in cui l’esperienza del dolore è rimossa e nascosta, dove la follia è un marchio e la fragilità un difetto, fa bene parlare con Vittorino Andreoli. Uno psichiatra di vastissime competenze ed esperienze, ma soprattutto un uomo che si interroga e dialoga sui comportamenti e i sentimenti, da quelli estremi a quelli più diffusi e quotidiani. Un “uomo del dolore”, come ama definirsi, per il quale la cura clinica della mente è sempre connessa alla cultura del nostro tempo e alle domande più profonde sulla relazione con l’altro. Durante tre giorni appassionanti in un’oasi di verde in riva al mare di Toscana, Andreoli proporrà un percorso completo e accessibile a tutti sulla mente dell’uomo. Uomo in cui convivono follia e normalità e la cui fragilità è anche capacità di aprirsi al dolore per ritrovare la forza di vivere.
Temi delle lezioni
- Follia e normalità : le soluzioni nella storia.
(libro di riferimento: Un secolo di follia, Rizzoli 1991) - Follia e normalità : oggi
(libri di riferimento: Istruzioni per essere normali, Rizzoli 1999 e Fra un’ora la follia, Rizzoli 1999) - La follia come dolore
(libro di riferimento: Capire il dolore, Rizzoli 2003) - Voglia di ammazzare
(libri di riferimento: Voglia di ammazzare Rizzoli 1996 e Il lato oscuro, Rizzoli 2002) - Fragilità e potere
(libro di riferimento: L’uomo di vetro, Rizzoli 2008) - La follia dell’amore: amore umano e amore divino
(riferimento: Il reverendo, Rizzoli 2008)
Vittorino Andreoli è uno dei più conosciuti psichiatri italiani. E’ noto al grande pubblico perché spesso è presente per approfondimenti sulle televisioni nazionali e locali su eventi di cronaca nera in cui la psiche gioca un ruolo di primo piano, come il delitto di Cogne, il caso di bullismo a Verona e altro. Ha collaborato con la testata giornalistica Avvenire nella rubrica I preti e noi.
Nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova con una tesi di Patologia Generale sotto la guida del prof. Massimo Aloisi. Continua la ricerca sperimentale presso l’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, dedicandosi interamente all’encefalo, in particolare alla correlazione tra biologia dell’encefalo e comportamento animale e umano.
Lavora in Inghilterra a Cambridge al Department of Biochemistry e successivamente negli Stati Uniti: prima alla Cornell Medical College di New York e successivamente alla Harvard University, con il professor Seymour Kety direttore degli Psychiatric Laboratories e della Cattedra di Biological Psychiatry. In questo periodo si evidenzia decisamente il suo interesse per il comportamento nella sua dimensione patologica e, al suo rientro in Italia, si dedica alla psichiatria. E’ specialista in Psichiatria e in Neurologia. Consegue la Libera docenza in Farmacologia e Tossicologia.
Dal 1972 diventa Primario di psichiatria e da allora esercita la professione nell’ambito delle strutture pubbliche. E’ co-fondatore e primo Segretario della Società Italiana di Psichiatria Biologica; Presiede per molti anni La Session on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association di cui attualmente è President of Honour; Fondatore e co-direttore dei Quaderni Italiani di Psichiatria per vent’anni; membro italiano al Safety Working Party della The European Agency for the evaluation of Medicinal Products dal 1998 al 2001 e docente di “Psicologia generale” e di “Psicologia della crescita” presso l’Università del Molise negli anni 1998 -2001.