Con piacere vi segnaliamo questa importante intervista di Simone C. Caminada a Gianni Vattimo; in questa occasione, il filosofo torinese offre un’analisi attenta, basata sulla lettura dei Quaderni neri, delle accuse di nazismo ai danni di Heidegger e propone la propria interpretazione del testo, alla luce anche di altri scritti del pensatore tedesco.
L’intervista ci è stata gentilmente concessa da Francesca Brencio, responsabile del progetto Pagine Heideggeriane e Filosofia in Movimento (che trovate anche su Facebook). Questo progetto nasce con l’intenzione di fornire uno strumento per l’approfondimento del pensiero di Martin Heidegger, fornendo una selezione di testi del filosofo della Foresta Nera selezionati per temi e completati da una letteratura critica ragionata sia italiana sia straniera, che offre al lettore le indicazioni bibliografiche iniziali con cui approfondire lo studio di questo pensatore.
Gianni Vattimo ha insegnato all’Università di Torino, dove è stato professore di Estetica e in seguito di Filosofia teoretica, fino al 2008. In diretto contatto con l’opera di Nietzsche, Heidegger e Gadamer, ha proposto un’interpretazione dell’ontologia ermeneutica contemporanea che ne accentua il legame con il nichilismo, giungendo alla teoria del “pensiero debole”, inteso come rifiuto di ogni dogmatismo e come modello emancipativo in vista di una società pluralistica.