“La privacy è morta.” [Mark Zuckerberg]
Questa affermazione per Stefano Rodotà è un problema di democrazia e di libertà delle persone.
Un’appassionata intervista in cui il noto giurista analizza la portata dei grandi sistemi di controllo governativi come PRISM, rivelato dallo scandalo Datagate che vede Edward Snowden (“un caso di eroismo civile”) a rischio di pesanti condanne dal suo stesso paese, gli USA.
Rodotà mantiene alta l’attenzione sulla Rete anche per quanto riguarda l’enorme mole di dati civili che i nuovi “signori del mondo” (Google, Facebook, Twitter, Linkedin, Yahoo, etc.) archiviano e che vengono utilizzati sia per fini commerciali che di sicurezza.
Nel primo caso, auspica che le Compagnie di Internet siano spinte dai legislatori e dagli stessi utenti (nel timore di vedere condizionata la propria libertà) a limitare l’utilizzo commerciale delle informazioni raccolte.
Nel secondo caso, più drammatico (si pensi alle intercettazioni per limitare crimini o terrorismo), Rodotà propone il suo punto di vista libertario, sempre lucido e consapevole delle connessioni tra Agenzie Governative e Compagnie commerciali.
Guarda la prima parte dell’intervista su Privacy e coppie di fatto
Stefano Rodotà è giurista e politico, professore emerito di Diritto presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel marzo 1997 è stato eletto presidente dell’organo collegiale del Garante per la protezione dei dati personali, carica che ha mantenuto fino al 2005, presiedendo anche il Gruppo Europeo dei Garanti per la Privacy. È stato uno degli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. È membro dello European group on ethics in science and new technologies e del Legal advisory board for market information della Commissione Europea.
Tra i suoi libri più recenti: Che cos’è il corpo? (con CD, Sossella, 2010); Il corpo “giuridificato”, in Trattato di biodiritto, Il governo del corpo (Giuffrè, 2011); Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011 (Donzelli, 2011); Elogio del moralismo (Laterza, 2011); Il diritto di avere diritti (Laterza, 2012); La rivoluzione della dignità (La scuola di Pitagora, 2013).
Intervista: Roberto Ferrari
Montaggio e riprese: Iacopo Colonna