Il contributo di Carlo Sini in occasione della Prima Giornata Heideggeriana si è focalizzato sulla trattazione del saggio di Heidegger “La fine della filosofia e il compito del pensiero”. La lezione parte dalla riflessione sul tema del nichilismo, inteso da Heidegger quale compimento del progetto filosofico, a cui egli dà il nome di metafisica, e mostra come il nichilismo nel pensiero di Heidegger si configuri come la piena realizzazione della volontà di potenza. La metafisica, chiedendo fin dall’inizio dell’essere dell’ente, del principio e della causa che pro-duce l’ente nella sua rappresentabilità, compiendosi ha passato il testimone alla scienza moderna e alla tecnica che ne è il cuore. Nel momento in cui la filosofia viene meno, essa si traduce nel progetto tecnologico che è il progetto scientifico quindi nel progetto cibernetico cioè nella riduzione dell’incontro con l’ente a informazione, a informatizzazione universale, a progettazione universale. A questo punto Heidegger nel suo saggio solleva una domanda: Cosa resta da pensare? Qui – sottolinea Sini – Heidegger pone una ipotesi potente. La filosofia per poter pensare ciò che ha pensato ha necessariamente dovuto non pensare ciò che lì era da pensare. Non c’è errore nella nostra tradizione. C’è storia nel senso della destinazione, della Geschichte. Nel senso di un progetto gettato. Ma questo progetto gettato ha ancora un compito, che non è della filosofia ma del pensiero che ha il coraggio di rivisitare la sua origine per cercare dentro lì cosa non abbiamo visto. La questione è la questione della verità. Tornando all’inizio, dietro al pensiero della verità doveva stare qualcos’altro che non è stato inteso anche se i Greci dissero la parola: Aletheia.
Carlo Sini è nato a Bologna nel 1933. Si è laureato con Enzo Paci all’Università di Milano, dove è ordinario di Filosofia teoretica. Nel 1994 è stato nominato socio dell’Accademia dei Lincei. Le sue ricerche, iniziate dal pensiero greco e dalla fenomenologia di Hegel e di Husserl, si sono poi rivolte alla filosofia di lingua inglese (Whitehead, il pensiero americano), allo strutturalismo francese, a Nietzsche, ad Heidegger e all’ermeneutica contemporanea. Carlo Sini ha contribuito, tra l’altro, alla conoscenza di Peirce in Italia. Le sue pubblicazioni più recenti hanno sviluppato una proposta teoretica personale sul tema della scrittura.