Eugenio Lecaldano è professore emerito di Filosofia morale presso l’Università di Roma “La Sapienza”. È stato fra i fondatori della Società Italiana di Filosofia Analitica e membro Comitato Nazionale di Bioetica. Si occupa in particolare di bioetica da un punto di vista laico.
Lo abbiamo incontrato al Festival Filosofia di Modena e gli abbiamo posto alcune domande sull’etica umana quando si confronta con temi come la casualità della natura, la vita, la morte.
La terza parte è dedicata ai diritti degli animali: abbiamo chiesto a Eugenio Lecaldano se dal punto di vista della bioetica la sofferenza degli animali si può calcolare in modo tecnico e quindi minimizzare. Questa idea “utilitarista” considera gli animali come esseri sostituibili, privi di una vita propria, la cui quantità complessiva di dolore e di uccisione si può programmare o magari ridurre. Non è più etico considerare – e sentire – la loro sofferenza come identica a quella degli esseri umani, unica, coinvolta in prima persona? Anzi, forse più smarrita ed innocente?
Tra i libri recenti di Enrico Lecaldano: Un’etica senza Dio (Laterza, Roma-Bari 2006); Bioetica. Le scelte morali (Laterza, Roma-Bari 2009); Prima lezione di filosofia morale (Laterza, Roma-Bari 2010).
Guarda la prima parte dell’intervista: fondamenti dell’etica e procreazione assistita
Guarda la seconda parte dell’intervista: Il fine vita e la morte assistita