Yoga a scuola significa scoprire il mondo, perlopiù sconosciuto, dell’interiorità, che lo si pratichi da adulti o da bambini; è un’esperienza preziosa, importante non solo perché comporta lo sviluppo di concentrazione ed empatia, ma anche per l’emersione e il riconoscimento dei propri sentimenti. E si può fare anche senza uscire dalla classe, fra banchi e sedie!
Qui di seguito riportiamo la testimonianza di Maria Rapagnetta ed Elena Poletti, educatrici e insegnanti di yoga per bambini, a proposito dell’esperienza nella scuola primaria di San Venanzio di Galliera e conclusasi nel giugno scorso; le immagini sono alcuni dei disegni realizzati dai bambini che hanno partecipato al corso.
Durante l’a.s. 2015/2016, abbiamo incontrato le classi 2°A, 2°B, 3°B, 4°A e 4°B; il percorso – svoltosi in cinque incontri di un’ora a settimana per ogni classe – prevedeva una struttura di base, da condividere con tutte le classi, e una parte flessibile, da adattare alle diverse età, ma soprattutto alla struttura e allo spirito e alla capacità di accogliere e condividere la pratica dello yoga da parte dei diversi gruppi. Ogni incontro ha presentato aspetti di ritualità come elemento di condivisione e presa di responsabilità per ciò che si condivide, e una semplice promessa di silenzio e ascolto per entrare nello spazio dedicato allo yoga; con il saluto collettivo si sono ringraziati tutti i compagni, mentre il risveglio del fiore è stata metafora del risveglio del corpo. Tutti questi elementi sono diventati la cornice condivisa che di volta in volta hanno creato coesione e chiarezza tra i bambini.
Per le prime tre lezioni abbiamo lavorato in un’accogliente palestra, seduti a terra sui materassini e senza scarpe, disposti in cerchio e concentrandoci sul corpo attraverso varie posizioni (asana) adattate alle diverse fasce di età. In occasione degli ultimi due incontri, invece, abbiamo portato lo yoga in classe, lasciando spazio al disegno e al dialogo, ma soprattutto per condividere questa esperienza con le insegnanti e lasciare loro alcune asana adeguate ad essere svolte tra i banchi; le maestre hanno infatti partecipato attivamente e hanno utilizzato gli strumenti forniti durante il normale svolgimento delle lezioni settimanali, sorprese di come i propri allievi gradissero questo momento di calma e scarico delle tensioni.
L’obiettivo principale della nostra proposta è stato di permettere a bambine e bambini di entrare in contatto con il proprio corpo e con il respiro, attraverso le posizioni dello yoga ispirate agli animali e alla natura, scoperte attraverso il racconto e la fiaba; nel dialogo che è seguito alle asana, bambine e bambini hanno avuto la possibilità di ascoltare e nominare le proprie emozioni.
Lo yoga con i bambini si pratica in gruppo, ma è anche un percorso individuale: i piccoli imparano ad ascoltarsi, a conoscersi, a scoprire cosa sentono e cosa pensano, a non giudicarsi e, quindi, a condividere senza giudicare un’esperienza intima e ricchissima, che è la scoperta del proprio mondo interiore.
Le posizioni s’imparano da soli e insieme. Gli alunni scoprono che tenersi per mano in un grande cerchio è divertente, ma è anche una responsabilità; che il delicato equilibrio del gruppo dipende da ogni individuo; che ascoltare il proprio respiro e il respiro dell’altro è un’occasione da non considerare né banale né scontata.
La risposta da parte di ogni classe è stata positiva: abbiamo potuto constatare che ogni bambina e bambino ha colto al volo l’opportunità di mettersi in gioco in una modo che nessuno di loro aveva ancora sperimentato. Ogni piccolo individuo ha riconosciuto, nella proposta, la possibilità concreta di incontrarsi, conoscersi e approfondirsi attraverso un percorso guidato semplice e autentico. Sia maestre che genitori ci riportano spesso di aver notato un sensibile cambiamento nei loro figli.
Il ventaglio delle risposte che riceviamo sia durante la pratica in palestra che in classe è sempre ricco di tante sfumature. I bambini hanno la capacità di rielaborare l’esperienza vissuta in gruppo e imparare a conoscere ed esplorare sentimenti complessi come la solitudine o la noia, a volte per loro fonte di conflitto interiore; una delle cause di tale conflitto risiede nella tendenza degli adulti a contrarre il tempo vuoto e di attesa dei bambini, ma per questi ultimi è fonte di un nuovo, prezioso interesse scoprire che simili stati d’animo (e altri ancora) sono parte integrante della vita.
Lo yoga con i bambini insegna molto anche a noi educatori: si tratta di un vero e proprio viaggio anche per gli insegnanti, nel quale non v’è mai nulla di scontato; ogni interazione è un’occasione per grandi e piccoli di imparare qualcosa in più.
L’insegnamento dello yoga nella scuola primaria o nella fascia di età tra i 7 e 10 anni porta a una ricerca senza fine: ogni generazione presenta differenze che non vanno sottovalutate per riuscire a individuare i giusti strumenti e permettere a bambine e bambini di ascoltarsi, di imparare ad avere fiducia in sé e diventare più consapevoli.