L’arcobaleno non esiste se non lo guardi
Ogni volta che vedo un arcobaleno, come ora a casa mia al termine di una giornata piovosa, mi torna in mente un esempio proposto dall’amico Michel Bitbol, filosofo della fisica quantistica:
Perché vi possa essere un arcobaleno sono necessari tre fattori:
1. goccioline d’acqua sospese che fungano da prismi
2. la luce del sole
3. tu che guardi
Se manca uno di tali fattori, l’arcobaleno non può accadere.
Là fuori, ora, non c’è un arcobaleno oggettivo; esso si dà solo se lo guardo.
Non so se mi impressioni più la magnificenza dell’arcobaleno o il sapere che non esisterebbe se non lo guardassi.