Mauro Bergonzi è docente di Religioni e Filosofie dell’India all’Università «L’Orientale» di Napoli e socio analista del Centro Italiano di Psicologia Analitica. A partire dagli anni ’70 ha approfondito i percorsi meditativi di varie tradizioni orientali (buddhismo, vedanta, taoismo). Da diversi anni conduce inoltre gruppi di «condivisione dell’essere» (sat-sang) a Roma e a Bologna.
Nel 2002 ha condotto le Vacances della Filosofia sul tema: “La scienza della mente tra India e Occidente. Felicità, sofferenza e conoscenza secondo Oriente e Occidente”.
Al Professor Bergonzi abbiamo rivolto alcune domande sui temi fondamentali del buddhismo come via di liberazione dalla sofferenza e il possibile contributo che da questa via può emergere alla luce della situazione di disagio in cui versa oggi l’uomo occidentale, privato della domanda fondamentale di senso e gettato in una condizione di profondo smarrimento, in quest’epoca di post-nichilismo, in cui scarseggia il pensiero e il materialismo come lo scientismo si rivelano essere le nuove metafisiche.
Sono state poste domande sul significato di avidya – l’ignoranza di come stanno le cose -, volàno generatore della sofferenza, e sul corretto intendimento di vacuità di ogni fenomeno quale risposta all’uscita dalle illusioni.
Al Professor Mauro Bergonzi, nella sua veste di psicoterapeuta, è stato infine domandato se nella via buddhista in quanto soteriologica, cioè via di liberazione dalla sofferenza, si possa ravvisare un punto di incontro con le diverse psicoterapie praticate in Occidente e quale fra queste scienze si avvicini di più alla piena comprensione del messaggio buddhista.
intervista a cura di Elia Tosi e Rossella Tomasi