Nota in tutto il mondo per il suo ‘soggetto nomade’ e per il tentativo di reinterpretare la società contemporanea e i fenomeni di tecnicizzazione e polarizzazione della cultura (il pensiero binario), Rosi Braidotti ci ha concesso una lunga intervista sul soggetto, sul problema della tecnica, sull’educazione e sul ruolo delle domande nella nostra università.
Nata in Italia ed educatasi in Australia, ha studiato in Francia ed ora insegna Scienze umane presso l’Università di Utrecht, Olanda. Si ispira a Gilles Deleuze e Luce Irigaray. La sua ultima pubblicazione in italiano è Trasposizioni. Sull’etica nomade (2008), Luca Sossella Editore.