La transizione energetica è iniziata, e Nicola Armaroli, autore con Vincenzo Balzani di Energia per l’astronave terra (Zanichelli) vincitore del Premio Galileo per la divulgazione scientifica, è in prima linea nel comunicarne gli effetti.
Nella prima parte dell’intervista gli abbiamo rivolto alcune domande sulla rivoluzione in atto nelle nuove energie e la loro sostenibilità; i giacimenti shale (scisti bituminosi) del Nordamerica, in cui le grandi compagnie investono oggi per estrarre gas e petrolio con le tecniche di fracking (fratturazione idraulica), sono una promessa reale? Quali limiti ha questa nuova tecnologia in termini di inquinamento delle falde, di terremoti indotti, di consumo del territorio?
Anche l’energia solare presenta dei limiti: sono i metalli e le terre rare, necessari a produrre pannelli fotovoltaici. E i biocombustibili? Sono una possibilità sensata?
L’energia nucleare è una tecnologia ancora proponibile?
Nicola Armaroli, dirigente di Ricerca del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), studia nuovi materiali per la conversione dell’energia solare e lo sviluppo delle nuove tecnologie di illuminazione. Coordina progetti di ricerca internazionali e si dedica alla divulgazione della scienza sui temi dell’energia e delle risorse.
Intervista: Roberto Ferrari
Riprese e montaggio: Iacopo Colonna
Sullo stesso tema: Nicola Armaroli: la percezione del limite