Diritti e amore, coppie di fatto e disgusto sociale
In questa intervista Stefano Rodotà affronta il tema di come l’amore di coppia sia sempre stato rinchiuso dalla Legge in una prigione, che solo di recente sta iniziando ad aprirsi. Negli anni Cinquanta le coppie di fatto erano giudicate “pubblici peccatori” cui negare sacramenti e funerale religioso.
Occorre aspettare altri cinquant’anni perché a coppie di fatto siano garantiti uguali diritti che alle coppie sposate?
Quanto ancora le leggi italiane saranno basate su una “politica del disgusto”?
Con questa espressione la filosofa americana Marta Nussbaum indica la reazione emotiva di massa verso chi scegli forme diverse di convivenza. Il “disgusto” può assumere la forma di una morale e andare a giustificare leggi persecutorie contro minoranze, motivate solo dal fatto che i loro comportamenti privati causano ripugnanza nella maggioranza delle persone.
Come garantire a tutti umanità ed equità davanti alla Legge?
Un piccolo test: come vi sentireste se domattina vi trovaste sul pianerottolo una coppia di omosessuali che è venuta a vivere di fianco a voi?
Vai alla seconda parte dell’intervista su privacy e tracciabilità informatica, Datagate e caso Edward Snowden.
Stefano Rodotà è giurista e politico, professore emerito di Diritto presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel marzo 1997 è stato eletto presidente dell’organo collegiale del Garante per la protezione dei dati personali, carica che ha mantenuto fino al 2005, presiedendo anche il Gruppo Europeo dei Garanti per la Privacy. È stato uno degli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. È membro dell’European group on ethics in science and new technologies e del Legal advisory board for market information della Commissione Europea.
Tra i suoi libri più recenti: Che cos’è il corpo? (con CD, Sossella, 2010); Il corpo “giuridificato”, in Trattato di biodiritto, Il governo del corpo (Giuffrè, 2011); Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011 (Donzelli, 2011); Elogio del moralismo (Laterza, 2011); Il diritto di avere diritti (Laterza, 2012); La rivoluzione della dignità (La scuola di Pitagora, 2013).
Intervista: Roberto Ferrari
Riprese: Iacopo Colonna