In occasione del Festival della filosofia 2011 abbiamo visitato la mostra “Oasi dell’Acqua Amara” di Davide Benati.
L’artista ha esposto un nucleo di dieci opere che non rappresentano, bensì svelano e ci invitano ad un approccio alla fruizione artistica in cui l’esperienza diretta e immediata si pone come prima e inderogabile necessità.
“Per visitare una mostra non dovrebbero esserci particolari istruzioni per l’uso. Basta guardare e lasciarsi andare all’istinto. Solo successivamente vengono le esperienze, i progetti e le analisi. Prima di tutto c’è la visione“.
Benati, artista di valenza internazionale, ha reso il suo incontro con l’Oriente fonte costante di ricerca in termini di significati e mezzi espressivi. Intenzione dichiarata del maestro è di restituire spazio alla contemplazione e di disporsi a quello sguardo interrogante in cui il mistero delle cose trovi eco e risonanza adeguati.
“Il problema di un’artista è di porsi meglio le domande, di interrogarsi sul senso dello sguardo, cosa stiamo veramente guardando?”
Operatori: Franceso Ramponi, Alessandra Ielli, Claudia Cremaschi
Musica: Simona Fiorani