Intervista al Professor Umberto Curi in occasione del Festival della Filosofia di Modena 2012. Prima parte.
Umberto Curi è Professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova ed insegna presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica, e della relazione tra dolore e conoscenza.
Nell’intervista il prof. Curi affronta la questione se la verità “in divenire” non sia una professione di verità assoluta. Di seguito discute la risposta del saggio Sileno a re Mida: “La cosa migliore per l’uomo è assolutamente irraggiungibile: non essere mai nato, non essere, esser niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è – morire presto.”.
La condizione umana come limite, negatività, sventura è segnata o ha sviluppi? Se un sapere positivo sull’esistenza non è attingibile, come può avvenire un salto, una rivelazione in merito?
Tra le pubblicazioni recenti di Umberto Curi segnaliamo: Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010), Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011).
Intervista: Roberto Ferrari
Montaggio: Iacopo Colonna