30 maggio – 2 giugno 2009, Castelletto di Brenzone (VR)
Con la partecipazione di Pier Aldo Rovatti

Che cos’è? Si tratta di un seminario di cinque lezioni tenute dal famoso filosofo e politico italiano sul tema della distanza.
Pier Aldo Rovatti ha tenuto l’ultima lezione lezione “Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia”.

 

La formazione di una identità può compiersi senza un sentimento di appartenenza all’altro, al diverso? La distanza può essere requisito essenziale di una autentica vicinanza reciproca? Le coppie di contrari, invece che essere motivo di opposizione, possono costituire il presupposto di una nuova etica critica volta non alla difesa di un soggetto ma alla responsabilità verso l’altro? Le coppie di opposti «identità-alterità», «amico-nemico», «prossimo-straniero» diventeranno il filo rosso attraverso cui Massimo Cacciari rivisiterà alcuni dei più grandi filosofi che su tali concetti si sono soffermati a partire dalla Grecia antica con Eraclito sino all’epoca contemporanea (Derrida, Levinas, Severino..). Ma attraverso questo excursus filosofico, Massimo Cacciari ci inizierà ad una riflessione originale sia sul tema della differenza, sia sul concetto di communitas, questioni assolutamente attuali nella misura in cui spesso il nostro io si sente disturbato, espropriato, interpellato o messo in discussione dalla presenza dell’altro.

Programma

I lezione – Identità e differenza. Critica della filosofia della identità, arbitrarietà di una ragione che è esclusione dell’Altro. Superamento della supremazia di un soggetto che tenta di ridurre violentemente l’altro alla propria esperienza.
II lezione – Sul concetto di “relazione”. Il “polemos” eracliteo ed oltre. Nella polemos si esprime un’armonia, una forma di giustizia universale: la contrapposizione permanente di ogni aspetto della realtà genera un equilibrio che non permette ad alcun elemento di prevaricare il senso degli altri (ciò sarebbe ingiustizia).
III lezione – Amicizia e Philia. Dal “classico” al “cristiano”. Philia come ciò che apre un luogo agli opposti, agli assolutamente distinti. In che cosa il moderno concetto di ‘amicizia’ si differenzia da quello antico di philia? Dove, quando e con quali effetti sul piano culturale, etico, politico, religioso, questa differenziazione ha avuto luogo?
IV lezione – Riflessione sulle parole-chiave : «prossimo», «straniero», «amico-nemico»
V lezione – L’idea di giustizia in rapporto alla philia. Possibilità di fondare una idea di communitas nella idea di philia vista come capacità pura di donare, di dare luogo, di non trattenere per sé.
VI lezione – Pier Aldo Rovatti. Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia.

Biografia

Massimo Cacciari
Non solo è conosciuto per il suo impegno attivo in politica, ma è anche considerato uno dei più noti filosofi a livello nazionale ed europeo. In una prima fase la sua ricerca filosofica si è soprattutto concentrata sul problema della critica contemporanea dell’idealismo classico tedesco e sulla cultura mitteleuropea del primo Novecento. Nel corso degli anni ’80 è andato approfondendo l’intreccio tra tradizioni teologiche e ricerca filosofica nella cultura contemporanea. Negli ultimi anni la sua ricerca si è indirizzata al nesso tra filosofia e politica nella storia europea. Le sue opere, molte delle quali sono state tradotte nelle principali lingue europee e alcune anche in giapponese, sono: Krisis, Feltrinelli, 1976; Pensiero negativo e razionalizzazione, Marsilio, 1977; Dallo Steinhof, Milano 1980, di cui è imminente una nuova edizione; Icone della Legge, Adelphi, 1985, di cui è uscita recentemente una nuova edizione; L’Angelo necessario, Adelphi 1986, giunto alla sesta edizione; Dell’inizio, Adelphi 1990, di cui è uscita nel 2001 una nuova edizione riveduta ed ampliata; Geo-filosofia dell’Europa, Adelphi 1994, di cui è imminente la quarta edizione; L’Arcipelago, Adelphi 1997; Della cosa ultima, Adelphi 2004. Molti suoi libri sono apparsi soltanto all’estero. Tra di essi ricordiamo: Zeit ohne Kronos, Ritter Verlag 1986; Dran. Méridiéns de la décision, Editions de L’Eclat 1992; Drama y duelo, Tecnos 1987; Le dieu qui danse, Grasset 2000.

Pier Aldo Rovatti
Fonte: RAI Educational
Il campo delle ricerche di Pier Aldo Rovatti è, in senso generale, la condizione della filosofia, dopo la svolta nichilistica operata da Nietzsche. Più specificamente è la condizione della “soggettività” nell’epoca della crisi dei fondamenti metafisici, in presenza di un’interpretazione (quella di Heidegger) secondo la quale la metafisica moderna è una metafisica del soggetto. Un interesse prevalente è rivolto perciò alle trasformazioni che la nozione di soggetto ha conosciuto nella contemporaneità: trasformazioni (in cui sono chiamati in causa altri saperi e in particolare lo sviluppo della psicoanalisi da Freud a Lacan), che indicano l’esigenza di una presa di congedo da questa nozione, ma anche di una paradossale tenuta dell’idea stessa di soggetto. Un filo rosso dell’intera ricerca è la possibilità di mantenersi nell’orizzonte della fenomenologia di Husserl, rivalutandone soprattutto l’esito di “paradosso della soggettività” e le aperture a partire da tale paradosso (in direzione di Lévinas e di Derrida). Conseguenze di tale impostazione di lavoro sono la critica all’atteggiamento puramente speculativo in filosofia e uno spostamento dello sguardo, che si può chiamare “etico”. In questo orizzonte rientra l’ultima fase della sua ricerca, che ha affrontato temi connessi alla condizione paradossale, come quelli del “silenzio”, del “pudore” e del “gioco”.