Mercoledì 2 dicembre 2015, presso l’Università di Bologna, il presidente di ASIA Franco Bertossa e Manuela Ritte, ricercatrice in ambito filosofico del Centro Studi ASIA, hanno presentato il documentario Essere-con Heidegger. Martin Heidegger attraverso lo sguardo di chi lo ha conosciuto, prodotto dall’Associazione ASIA.

Nell’aula V della Scuola di Lettere e Beni Culturali oltre duecento studenti hanno partecipato al dibattito sul documentario e sono stati così introdotti alla terza parte del corso di Estetica tenuto dal dott. Francesco Cattaneo – corso che verterà appunto sul pensiero di Martin Heidegger. In un momento tanto difficile per il pensiero heideggeriano, svilito da polemiche spesso più vicine a uno sterile sensazionalismo che non a un reale interesse per le questioni ultime della filosofia, il dott. Cattaneo ha inteso, con questa iniziativa, riportare il filosofo tedesco sotto la luce di un’analisi approfondita e di reale interesse culturale.

Heidegger dialoga col Buddha

Dopo una breve presentazione, da parte del docente, dell’Associazione ASIA e del suo Centro Studi, che ne anima le attività e le iniziative culturali, il presidente Bertossa ha raccontato come sia nato e abbia preso vita il documentario che i ragazzi stavano per vedere: «Da molti anni, ormai, l’Associazione ASIA si occupa di comprendere a fondo la filosofia heideggeriana. Tuttavia, il nostro sforzo non sarebbe stato completo senza l’ascolto di coloro che hanno non solo approfondito i testi, ma anche conosciuto l’uomo Heidegger; ci siamo dunque rivolti agli allievi diretti, ai figli e alla nipote Gertrud, che con entusiasmo hanno accettato di partecipare al progetto. È stato commovente, per noi, raccogliere l’acume delle argomentazioni, il profondo rispetto per il filosofo, il ricordo sentito di tutti loro.»

Franco Bertossa ha inoltre spiegato il motivo per cui l’Associazione ASIA, incentrata su pratiche orientali come la meditazione, si sia interessata proprio alla filosofia heideggeriana: «Lo stesso Martin Heidegger individuò interessanti affinità fra il proprio pensiero e lo Zen. La mia personale riflessione a riguardo mi ha portato a riconoscere, nella formulazione heideggeriana della Differenza ontologica, la base filosofica del significato buddhista di “vacuità”: secondo quanto ho potuto comprendere nel corso degli anni, Heidegger e il Buddhismo possono realmente costituire, per l’Occidente, un perno fondamentale per affrontare la grande questione della mancanza di senso.

Il valore della domanda

La visione del documentario è avvenuta in un clima raccolto e interessato. Un interesse che si è poi riversato in una serie di domande appassionate da parte degli studenti sulla relazione fra vita e pensiero del filosofo. Ai molti interrogativi, proposti dai ragazzi e sostenuti dal metodo dialogante del dott. Cattaneo, Franco Bertossa ha risposto con altrettanto entusiasmo. Le domande degli studenti sono state forse il modo migliore per ricordare il filosofo: lo stesso prof. Walter Biemel, nel documentario, ricorda una frase spesso pronunciata dal filosofo durante le proprie lezioni:

«Cosa ho detto io, lo so. Mi interessa cosa pensi tu!».