asia
20 Novembre 2014

Samir Okasha e Telmo Pievani: la questione dell'a priori in biologia evolutiva

La questione dell’a priori in biologia. Due filosofi della scienza a confronto: Samir Okasha (Bristol University UK) e Telmo Pievani (Università di Padova).



Abbiamo posto a Okasha e Pievani la questione su quale sia il perno intorno a cui ruota la narrazione della biologia evolutiva. Riguardo a questo perno, o principio, abbiamo posto due ipotesi:

1) Possiamo pensare che esso sia di tipo esperienziale, un a priori assoluto, un atto in prima persona di interrogarsi sulla vita e sull’evoluzione?

2) Oppure dobbiamo intenderlo come un  a priori teorico, un principio evolutivo unico che spieghi tutti i fenomeni viventi?

In generale, ci interessava anche capire se un a priori possa trovare posto negli studi scientifici sulla vita.

Samir Okasha si è focalizzato soprattutto sulla ipotesi (2): secondo il filosofo di Bristol, i tentativi di ridurre le dinamiche evolutive a manifestazioni di pochi semplici principi –  che possiamo chiamare a priori – non devono farci dimenticare che la natura della biologia evolutiva è di essere una scienza eminentemente empirica.

Telmo Pievani ha invece affrontato direttamente l’ipotesi (1). Ha invitato a considerare, con il neuro-etologo Giorgio Vallortigara, che l’a priori esperienziale sia in realtà un a posteriori filogenetico. Offrendo interessanti considerazioni sulla “narrazione” della biologia evolutiva, ha discusso gli argomenti pro e contro l’intendimento di a priori cognitivo e di a posteriori evolutivo.

L’a priori, o trascendentale, è un tema di ricerca importante per il Centro Studi Asia. Si tratta della condizione di possibilità del sapere. Secondo Kant questa condizione è un a priori, perché deve essere già presente quando ci accingiamo a conoscere.

Nelle parole di Franco Bertossa: “Se si volesse ridurre il trascendentale a biologia così come emersa nel corso dell’evoluzione, anche tale convinzione (tale pensiero) si svilupperebbe solo dalla nostra capacità di conoscere in base al trascendentale, il quale 'deve essere già presente' a priori per la possibilità stessa di avere conoscenza

Il mondo si costituisce insieme all'attività cognitiva. Ciò implica che non v'è mondo senza attività cognitiva. Naturalmente questo rende perplesso chi è cresciuto nella visione oggettivante, quella per cui il mondo esiste come realtà a prescindere dalla mente.”


Per vedere i sottotitoli, può essere necessario attivarli cliccando in basso a destra, sul pulsante con la freccia verso l'alto; apparirà una piccola barra menu, di cui il secondo pulsante è l'opzione per attivare o disattivare i sottotitoli. Buona visione!

Intervista e traduzione: Roberto Ferrari

Riprese e montaggio: Iacopo Colonna

Sottotitoli: Marzia Tagliavini


Commenti:


Non ci sono commenti


Lascia un commento:


Se desideri lasciare il tuo commento devi essere registrato ed effettuare il login inserendo Utente e Password negli appositi campi in alto nella pagina.
Se non sei ancora registrato clicca qui per registrarti.
Facebook Twitter Youtube
Newsletter




Acconsento al trattamento dei miei dati personali.

Videocorsi scaricabili
Dona ora
Iscriviti ad Asia
Articoli
Eventi