La scuola di Franco Bertossa

La meditazione è uno stato di silenzio interiore:

“Tenebre luminosissime, silenzio eloquentissimo”.

Si fa esperienza di “Ciò che è”, “Ciò” che non ha bisogno di parole per dire di sé, non di luce per mostrarsi: dice tutto di sé nel silenzio e nelle tenebre. Il silenzio dell’universo è, per il mistico, un urlo insopportabile perché troppo significante.

Non è questione d’opinioni, ma d’esperienza:
“Si ha lo stato di yoga allorché s’acquieta il turbinio mentale. Allora lo spirito ritorna alla propria natura originaria”. Così ci ha tramandato Patanjali, il grande sapiente dello Yogasutra.

Asana, Za-zen, posture per il silenzio, vie per l’esperienza dello Spirito. Se il corpo prova disagio, la mente si agita; se la mente si agita, non è possibile il silenzio interiore. Il silenzio si fonda sulla quiete del corpo, la quiete sull’equilibrio. Luogo dell’equilibrio è la colonna vertebrale.

Il silenzio si fonda sull’equilibrio della colonna vertebrale: Asana. Il silenzio è il luogo della lucida, silenziosa, a-verbale, intro-versione della coscienza: Dhyana. Quando la coscienza si ripiega, in un muto domandare su se stessa, può eventuarsi l’intuizione che cambia la vita: la Grande comprensione – Satori. Puoi scoprire ciò che dà alla vita un indubitabile, sacro, senso.

Franco Bertossa. Nato in Istria nel 1954, pratica lo Yoga e le arti marziali dai primi anni ‘70. La sua ricerca lo ha portato a visitare luoghi e a conoscere personaggi importanti per la sua formazione. Nel 1979 partì per il primo di una serie di viaggi al Monte Athos, in Grecia, la penisola sacra della tradizione cristiano-ortodossa, abitata da monaci ed eremiti. Essendo di madre lingua croata, ebbe la possibilità di comunicare con vecchi anacoreti serbi, bulgari, russi e, in francese, con diversi romeni. Tra il 1980 e il 1983 viaggiò per l’India visitando i luoghi e i personaggi della tradizione e dell’innovazione spirituale. Ebbe modo di vedere e di ascoltare Shri Krishnamurti a Madras, Ma Ananda Moy a Benares, Swami Chidananda a Rishikesh, Osho Rajneesh a Poona, Shri Narahari Nath a Katmandu, Padre Bede Grifith a Shantivanam, alcuni degli ultimi discepoli viventi di Ramana Maharshi, figura guida per lui, a Tiruvannamalai, nel sud India. Si è interessato allo zen praticandolo con diversi maestri e conoscendo personalmente il conte Karlfried von Durckheim, pioniere dello zen in Europa. Pratica le arti marziali dal 1972 ed in particolare, dal 1980, il Ki-Aikido che ha promosso in Bologna tenendo corsi ed organizzando incontri con importanti maestri. Si è formato sotto la guida dei Maestri Giuseppe Ruglioni, Yoshigasaki Kenjiro, Maruyama Koretoshi, Tohei Koichi. È stato tra gli allievi più stretti di Gérard Blitz, secondo il cui metodo tuttora insegna lo Yoga.
Dal ’95 organizza le Vacances de l’Esprit, seminari di divulgazione culturale di alto profilo a cui partecipano i più noti e rinomati protagonisti della cultura. Promuove anche il confronto tra pensiero orientale ed occidentale e, a tal fine, ha invitato a Bologna ripetutamente illustri esponenti quali Thupten Jinpa, Shizuteru Ueda, Ohashi Ryosuke, James Heisig, Michel Bitbol, Pier Luigi Luisi, Nicholas Humphrey. Con l’allieva e collaboratrice tedesca Manuela Ritte ha tradotto alcuni capitali testi di Heidegger. Ha partecipato anche alla traduzione di ampi passi dello Shobogenzo. È coautore, col biologo Roberto Ferrari de Lo sguardo senza occhio, testo che confronta le principali posizioni neurofilosofiche col suo insegnamento di meditazione. Il testo è pubblicato anche in lingua spagnola. È coautore dell’articolo scientifico Point Zero: an experimental inquiry of the seat of consciousness, che comprova sue intuizioni sulla coscienza. Ha organizzato diversi eventi coinvolgendo Franco Battiato col quale condivide i temi della meditazione. A.S.I.A. nasce attorno al nucleo dei suoi allievi più stretti, che, da lui iniziati alla meditazione, intendono creare le circostanze ottimali per approfondire e diffondere tale insegnamento. Insegna settimanalmente l’aikido e la meditazione e conduce seminari prolungati per gli allievi più avanzati.